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Radionica Labirinto Ottagonale di Amiens

1 Mar 2023Blog

E’ un grafico a base ottagonale che riproduce il labirinto policromo che fa da pavimentazione di fronte all’ingresso principale della cattedrale francese gotica di Notre Dame d’ Amiens.
Realizzato nel 1288 e ricostruito a fine 1894, continua ad emettere potentissime onde di forma benefiche attraverso le piastrelle bianche e nere che creano muri e vie e il loro intreccio sapiente a geometrie ottagonali.
Altro labirinto, altra cattedrale gotica, come Chartres, ma con alcune differenze costruttive che lo rendono differente in quanto a onde di forma emesse ed effetti sulla materia.
A Chartres la forma base è il cerchio, simbolo di infinito e perfezione, qui invece la forma base è l’ottagono, simbolo di trasformazione e rinascita. A conferma di questo gran parte dei fonti battesimali sono ottagonali per sottolineare la forza di rinascita di quelle acque.
Stesso simbolo, infinito e otto, ma ruotato.
Il suo percorso è simile a quello di Chartres e la sua energia è simile, ma più decisa.
Il circuito che lo riproduce può essere usato profiquamente come emettitore quando occorre una ricarica, se si è mentalmente e spiritualmente stanchi e carenti d’attività. Lo schema di Chartres ha invece caratteristiche più introspettive ed è indicato in rilassamento e meditazione.
Il labirinto di Amiens può essere usato con ottimi risultati in radicamento da chi tende troppo a lasciarsi andare durante pratiche meditative, esercizi di visualizzazione o viaggi sciamanici e ha poi difficoltà a tornare alla realtà senza terremoti emotivi.
L’utilizzo del circuito prima durante e dopo la fase di rilassamento aiuta a ritrovare velocemente il contatto con il quotidiano.
Sarà il nostro filo di Arianna, ci porterà dentro con sicurezza e ci riaccompagnera’ fuori trasformati, senza essere stati sbranati dal nostro Minotauro che insidia il nostro successo, un mostro che è fatto e si ciba di limiti.
Può essere usato per energizzare e informatizzare l’acqua o per porre al centro del curcuito un testimone. In questo caso si può prima collocare il testimone nel triplo decagono per energizzarlo e amplificarlo e poi porlo al centro del labirinto per il tempo necessario stabilito con il pendolo.
Tenere questo quadrante in un ambiente lo armonizza e lo protegge da ingressi energetici indesiderati e nocivi.
Lungo 234 metri era percorso in ginocchio dai pellegrini in sostituzione o in preparazione al pellegrinaggio in Terra Santa, per trovare la Propria Gerusalemme.
Segue e imita la perfezione della Natura, connettendo con la Madre Terra, in un cammino di preghiera, una meditazione in movimento, una strada per la guarigione e il cambiamento.
È la rappresentazione del viaggio iniziatico di conversione spirituale verso la Città Santa al centro del Mondo, la Gerusalemme Celeste. Una serratura spirituale basata su precisi calcoli matematici.
Il forte potenziale energetico del quadrato è sublimato nell’ottagono che ne stempera gli eccessi, creato da due quadrati che si incrociano e si fondono, per ottenere saggezza e conoscenza, i 45°. Al centro infatti non troviamo un fiore circolare come a Chartres ma una croce orientata ai 4 punti cardinali, dal 4 all’8.
È da questo centro che parte la frequenza che poi si irradia via via in tutto il percorso, nella Natura e nel Cosmo. Da qui si origina un Frattale che insieme radica ed eleva, connettendo al passato e al futuro, al Qui e Ora che è Eternità .Un Campo Energetico tanto forte da modificare le frequenze di tutto quello che entra nel suo curcuito.
Al centro le energie segnano 18.000 angstrom, la stessa vibrazione che si ha dentro la Camera del Re nella Grande Piramide d’Egitto.
Il labirinto è un catalizzatore di energie telluriche che si congiungono alle vibrazioni cosmiche per creare uno spazio sacro perfetto, armonico e armonizzante.
Ogni nuova curva e deviazione riallinea e riorienta il nostro sentire, e mentre il corpo si dedica al sentiero da percorrere la mente può spaziare e superare ogni limite spazio-temporale. Corpo e Mente insieme che lavorano per procedere sino al centro del labirinto e per rivenirne fuori, in un viaggio che è trasformazione mistica che rigenera l’uomo.
Non è un labirinto in cui perdersi, è infatti ancora un altro Labirinto Unicursale, ma è lo spazio sacro in cui ritrovarsi dopo una morte esoterica e una rinascita spirituale.
Ancora a 11 circuiti, come a Chartres, per inglobare le energie dell’11 e dell’Arcano La Forza.
È un cammino spirituale verso il Nostro Io.
Noi viviamo in una sorta di labirinto che ha il centro bloccato e inaccessibile per via del Minotauro, simbolo dei nostri limiti. Una sola strada, senza intoppi, ma per raggiungere il centro bifogna affidarsi, abbandonare speranze e paure. Paura di allontanarsi dal centro e speranza di essere ormai prossimi al traguardo, in un’altakena emotiva distruttiva. Ci insegna la calma della mente, la condizione essenziale senza la quale tutto è vano.
Non servono neppure gli occhi per arrivare al centro del labirinto, né eccezionali capacità, serve solo concentrazione e perseveranza, senza mai guardare indietro e senza farsi prendere dal panico o dslla fretta. Imparando la calma e la quiete si otterra benessere ed equilibrio, chiudendo gli occhi ed affidandosi all’istinto e al subconscio con fiducia incrollabile.
Il movimento oscillatorio è Ricerca di Ordine e riprende il movimento pulsante del Cosmo. Incontreremo tornanti sinuosi che dettano il ritmo su cui concentrarsi. Oscillando per seguire il labirinto si entra in sintonia con il pulsare dell’Universo, attivando archetipicamente una rotazione moltiplicativa dell’energia creativa che cresce a spirale e supera le tre dimensioni andando a formare prima una sfera e poi un toroide. Una potente energia che ristabilisce la salute fisica e psichica.
Se possiamo permetterci di darvi un consiglio potete provare ad entrare mentalmente nel labirinto con l’anello Karnak al dito. Le energie del labirinto e dell’anello sono armoniche, e questo aiuterà l’energia a salire verso l’alto, quasi insegnando a volare al nostro Dedalo Interiore, ma regalandogli ali che non temono il Sole.

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