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Strumenti magici – La campanella in magia

1 Mar 2023News

Campanelli e campane sono strumenti che hanno un ruolo importante nella pratica esoterica, perchè il loro suono è la manifestazione dell’energia in movimento, un’energia capace di operare potenti magie, una energia protettiva a cui si può dare forza e direzione.

La sua forza energetica si spiega con la sua forma e con il modo in cui produce il suono e crea vibrazione. Ha in sé l’arcana unione di energia maschile e energia femminile, e le loro mistiche nozze hanno un’energia assimilabile a quella dell’Uroboro. Per questo vibra di energia creativa, che porta armonia e amore nella nostra vita.

La campana è suonata dall’interno e il suo suono nasce all’interno e si espande all’esterno. La parte cava della campana è pura energia femminile, è Manifestazione e rappresenta la Madre Terra. Le sue vibrazioni entrano per questo in risonanza con l’acqua del nostro corpo. Il batacchio dalla forma fallica rappresenta il principio maschile, e quando si suona la campana si compie simbolicamente un atto creativo. La campana con questa consapevolezza diventa manifestazione della Forza Creatrice dell’Universo che mantiene l’Ordine del Cosmo

Da sempre la campana è usata in riti religiosi, cerimonie sciamaniche, riti magici ma anche nella quotidianità scandendo i tempi della vita umana, accompagnando i momenti gioiosi e le feste, le fasi luttuose della vita e le calamità. La campana del paese era richiamo alla devozione e alla preghiera, rintoccava le ore e a quel suono il popolo si segnava con la croce, suonava l’Angelus e l’Ave Maria all’alba, a mezzogiorno e al tramonto, avvertiva di nascite e morti e richiamava alle funzioni religiose, strumento di richiamo, di comunicazione e di aggregazione.

Ha un fascino arcano tra fede e scaramanzia, tra sacro e profano, tra venerabile e apotropaico.

Considerata ovunque eco della voce celeste con la capacita’ di conferire sacralità ai momenti e al tempo, creando un ponte con il soprannaturale, con il divino, il mistico e il magico.

Nella tradizione popolare e’ associata alla pratica mistica perché il suo suono veicola i messaggi da noi alla divinita’, che ode il tintinnio e lo trova piacevole come la più bella preghiera, per cui si pensa sia un

porta fortuna capace di allontanare gli spiriti maligni. In realtà e’ connessa all’elemento Aria e ha il potere di richiamare gli spiriti benevoli e bandire quelli indesiderati. Così in tutto il mondo si usa appendere campanelli caricati su porte e finestre per tenere lontane energie pesanti e negative. L’effetto benefico è massimo se appesi a ovest o a nord ovest e non andrebbero mai esposti ad est.

Ovunque si suona un campanello per attirare forze protettive nella propria pratica religiosa o magica, nel proprio cerchio. Come il suono arriva lontano così anche la protezione raggiunge ogni angolo dello spazio, come accade con il fumo dell’incenso.

Far tintinnare un campanello con cognizione di causa può spezzare un incantesimo e disperdere le negatività. Addirittura un oggetto maledetto può essere sanificato bagnandolo con acqua benedetta o informatizzata mentre si suona ripetutamente un campanellino.

Ha una forza di pulizia e di esorcismo, tanto che già Giove Tonante in Campidoglio aveva una campana con sé chiamata Tintinnambulum con questa funzione, che San Giovanni Battista aveva campanelli legati in vita e anche Sant’Antonio manteneva lontano i diavoli del deserto con una campanella sul bastone. In molte culture arcaiche i sacerdoti avevano campanelli cuciti sulle vesti o legati agli arti per scongiurare la presenza di spiriti malvagi e le loro tentazioni. Questa energia purificante nelle chiese cristiane è spesso amplificata da scritte apotropaiche incise sulle campane, come ad esempio ” est mea cunctorum terror vox demoniorum”, la mia voce è il terrore dei demoni.

Anche i soldati avevano sonagli su scudi o armature o lance per garantirsi protezione.

La maschera sarda de Is Mamuthones coperta di campanelli ha la stessa apotropaica funzione.

Suonare la campana con un movimento circolare orario può sigillare un incantesimo. Nella tradizione Wiccan nei rituali di invocazione della Dea una campanela è spesso utilizzata per segnare l’inizio o la fine del rituale, un poco come si fa anche in chiesa quando si suona la campanella per invocare e sottolineare la presenza dello Spirito di Cristo nel pane e nel vino.

Inserire l’uso della campana nella propria arte come strumento magico è uno dei modi per inserire il potere del suono nel nostro rituale, scegliendo quella che incontra e sposa sinergicamente le nostre energie. Come tutti gli strumenti magici, una volta purificata e pulita , creerà un legame con il possessore che andrà a crescere col tempo e con la pratica, ogni volta che il suo suono verrà inserito in un nuovo rituale. Questo perchè migliorerà la sua capacità di risonanza e la nostra capacita’di concentraci sulle energie mosse dal suono, che raggiungono ogni cosa dentro e fuori dal nostro altare o spazio sacro.

Si può utilizzare il suono della campana per concentrarsi, per svuotare la mente facendo spazio dentro di noi, per sottilineare alcuni momenti o per elevare la capacità di percezione, in un microcosmo vibrazionale che facilita l’evoluzione. Il silenzio che segue il tintinnio è un silenzio speciale, pulito e chiaro, che può portare risposte sino ad ora inafferrabili.

Si può anche imparare a studiare l’eco della campana, notare dove il suono si riflette e in che modo, per avere informazioni vibrazionali di tipo energetico. Di può così capire come veicolare le energie del suono per chiamare forze spirituali affinché collaborino con la vostra volontà per il vostro intento. Può attrarre o allontanare, può essere saluto di benvenuto o di commiato. Si può sentire la differenza di vibrazione a livello energetico facendo vibrare la campana in senso orario o antiorario.

La campana è anche legata al linguaggio delle fate come sappiamo sin da bambini grazie alla fata Campanellino di Peter Pan.

A Il Grimorio tra i tanti strumenti magici troverete anche campane e campanelle, cimbali, campane tibetane, bastoni della pioggia, tamburi sciamanici e sonagli.

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