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Teschio, Memento Mori e Capere Momento

1 Mar 2023News

Il teschio come simbolo è generalmente associato all’idea della morte, ma anche alla persistenza dell’anima oltre la vita. Al bivio amletico tra L’Essere e il Non Essere. Paragonabile al concetto dello zero, che quando sembra racchiuda il Nulla invece sta abbracciando e accogliendo il Tutto.

Il teschio è un vaso di trasformazione, in senso evolutivo, sociale e spirituale, legato al Cerchio dell’Esistenza che Tutto in Sé contiene.

Si compone di 8 ossa piatte dalla forte carica simbolica, in accordo con l’armonica legge delle ottave. La giuntura sulla cupola è la Corona della testa, il punto di Sushumna, quello da cui esce lo spirito dell’essere, il loto dai 1000 petali che ci permette la connessione con le dimensioni superiori.

Nelle antiche culture rappresenta il Ciclo di Morte e Rinascita, quando ancora la Morte era temuta, talvolta benedetta talvolta maledetta, ma comunque sempre accettata. Non stigmatizzata e resa tabù come accade oggi. Allora tutte le stagioni della vita avevano una uguale importanza, e ognuna aveva i suoi dei da venerare ad esse legati. La Morte era ammantata di valore, una parte dell’esistenza da accettare nel Grande Ciclo dell’Esistenza.

È l’unica cosa che fatalmente rimane dopo la nostra morte terrena, e il teschio è quel che rimane della nostra testa, e porta in sé le impronte vibratorie della nostra mente, del nostro pensiero e del nostro spirito, della nostra razionalità e umanità più pura, ma legata al Divino. Ha quindi un profondo significato esoterico dal grande potere spirituale, che si fa simbolo di Vita e di Immortalità.

Il Teschio si fa così talismano, portatore di grandezza e umiltà, che non ha il compito di allontanare i demoni ma la atavica paura della morte, rendendola un evento si ineluttabile ma positivo e necessario a scopo evolutivo. Per questo spesso nell’arte è accompagnato da ali, corna, farfalle o fiori, serpenti o croci, associandolo a simboli positivi ed eterei, che sanno di persistenza, eternità e trasformazione, in un vivido contrasto, diventando simbolo di rinascita e del fatto che dopo la morte continueremo ad esserci in altra forma. Ci parla della caducità della vita e della Bellezza, di Panta Rei, di Memento Mori ma anche di Capere Momento e Carpe Diem. Non è un dissacrare il tema della morte, ma liberarlo dall’eccesso di paura e dolore. Ci ricorda la natura temporanea della vita umana e la transitorieta’ dei piaceri materiali, contrapposta all’immortalita’ dei risultati spirituali e dell’anima.

La meditazione che utilizza come vettore il teschio è ancora oggi utilizzata in molti gruppi occulti, per trovare il Grande Tesoro in noi, la Vita Eterna che gli antichi egizi celebravano nell’Ankh.

Il fine è capire che siamo già in Cielo in questo momento che è il momento eterno, e stiamo sognando di vivere sulla Terra. Siamo fatti della stessa materia delle Stelle e dallo stesso Creatore che si riflette in loro e in noi. Nel Tutto. Come Sopra così Sotto. Non possiamo essere solo Sotto, ma anche Sopra.

Tutti Uguali nella Morte, tutti teschi uguali e tutti Dei, perché la Danza della Morte, la Danse Macabre, unisce tutti.

La parola Shekinah significa ” Dio abita in Noi”, e il teschio ci ricorda la nostra mortalità che non può annullare tutto, poiché la nostra natura divina sopravvive e si ricongiunge al Creatore, al Tutto, e per questo da usare come elemento d’unione con l’Origine, Il Cielo, e con la Terra.

A Il Grimorio troverete un’ampia scelta di teschi in resina ricchi di simbolismo magico o naturale.

Vi ricordiamo che saremo aperti ogni domenica pomeriggio dalle 17.00 alle 20.00 per tutto il periodo natalizio.

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