Dante Tarot
“L’Amor che muove il Sole e l’altre stelle “
Ci avviciniamo al tredici settembre, data dell’anniversario della morte di Dante Alighieri, avvenuta nella notte del tredici settembre 1321.
Solo 2 anni fa si sono celebrati i 700 anni dalla sua morte, ed è in questa occasione che è stato realizzato un prestigioso mazzo di tarocchi dalla Scarabeo Edizioni, il cui autore è Guido Zibordi Marchesi, interamente dedicato al Sommo Poeta.
È un mazzo che riflette le intuizioni di Dante nel suo Viaggio alla Ricerca dell’Unione con il Divino, e per farlo utilizza il simbolismo di Rider Waite Smith, ma lo rivisita con un abito insieme medioevale e contemporaneo, molto curato in ogni particolare, a partire dal peso della carta e dalla brillantezza dei colori sino alla scatola cartonata ed elegante.
All’interno troverete anche un piccolo opuscolo di 128 pagine che ci fornisce la chiave di lettura del mazzo, e in poche righe ci suggerisce come lasciarci andare ad una lettura davvero intuitiva.
La Divina Commedia è forse il più grande capolavoro letterario di tutti i tempi ma cela al suo interno un profondo e mistico messaggio esoterico, che il mazzo di tarocchi che vi proponiamo riesce a recuperare e trasmettere appieno.
La Sua Divina Commedia ci parla del Viaggio dell’Eroe attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso, viaggio che lo porterà a confrontarsi con Guardiani della Soglia, Archetipi, Angeli e Demoni, Santi e peccatori, in un intrico di metafore, simboli, Numerologia e Cabbala.
La carta del Mago raffigura Dante, e da lì partirà il suo viaggio.
( per approfondimenti sull’esoterismo in Dante vi lasciamo un link di un nostro post precedente: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=461281126112176&id=100066908765770).
Oggi ci soffermiamo sul messaggio che Dante affida all’ultimo verso di tutta la Divina Commedia, nel Canto XXXIII del Paradiso al verso 145.
” L’Amor che muove il Sole e le altre stelle”
A queste poche parole Dante dà l’incarico di raccontare il significato ultimo dell’Intera Opera, che è Dio, e l’Universo in Lui, nella raggiunta consapevolezza che l’Amore è il Meccanismo del mondo e di tutta la vita.
Dante ci parla del Sole fisico ma anche del Sole Spirituale, di un Sole Divino fonte di Sapienza e Dispensatore di Prosperità e Vita.
Questa è la sua rivelazione, accettare che Dio ci ha chiamati per amare, e che attraverso l’Amore siamo portati a Conoscere , affinchè la Sapienza generi nuovo Amore che ci fa Co-Creatori Per Lui, con Lui e in Lui.
Dante è giunto al termine del Viaggio Iniziatico, si prepara oramai all’Incontro con Dio, incontro che neppure il Sommo Vate potrà riuscire a raccontare, tanto è Sublime, inarrivabile e inenarrabile, tanto quanto lo è il Suo Santo Nome.
Riuscirà solo a raccontare quanto Amore Divino ci sia, tanto da essere il Motore che muove tutti i corpi dell’universo. Amore che è Dio nella Sua Essenza.
Un Amore Totalizzante e Irraggiungibile in Perfezione, Enegia che ci spinge a compiere l’impossibile, Amore Divino che supera l’umana ragione. Oltre il perfetto scrittore -Virgilio e oltre la donna ideale- Beatrice, le sue Guide.
Amore che è la Sophia Portatrice di Beatitudine.
L’anima di Dante è ora nella beatitudine, in Piena Armonia con la Perfezione Divina, e finalmente comprende che la sua razionalità si deve fermare, la Ragione cedere il passo all’Amore.
Desiderio e Volontà trovano appagamento nell’Amore e nella Comunione, in un connubio di Verità, Bellezza e Bene di cui anche lui è parte, come i pianeti, come le stelle del cielo, come la luce del Sole e tutte le meraviglie del Creato.
Il Viaggio Iniziatico è concluso, il velo strappato.
Dante oramai ha la piena consapevolezza che tutto è comprensibile solo in Dio e attraverso Dio, là dove è finalmente l’Unità di tutto quello che nell’Universo abbiamo esperienza sia separato, incomprensibile, apparentemente senza legame e senso. Il Caso è vinto, distrutto.
È Dio il vero Legante, che rende ogni cosa una sola cosa , e lo fa attraverso l’Amore.




